- Descrizione
- Gli Imperdibili di Bassano del Grappa
- TOP5, inedite e originali classifiche delle guide incentro
_Lo sguardo di una insider
_Una guida contemporanea al meglio di Bassano del Grappa, Asolo e Marostica
_Otto passeggiate lente alla scoperta di Bassano, Asolo e Marostica tra musei, ponti, distillerie, la Grande Guerra, buon cibo e con l’anima a posto.
_Svelano i loro luoghi del cuore di Bassano del Grappa: Cristina Bellemo, Nico Bertoncello, Giandomenico Cortese, Cristina Obber, Pierpaolo Pozzato e Alessandro Zaltron.
“Ho scritto Bassano una guida”, racconta l’autrice “perché quando abiti in un luogo dai per scontate tante, troppe cose. Solo vedendo la mia Bassano da fuori ho capito quanto questa piccola, grande città sia una parte di me. E allora ho deciso di raccontarla, e in qualche modo raccontarmi, per sentirla un po’ più vicina.”
Valeria Parise è nata a Bassano del Grappa nel 1986 e, dopo la laurea in Lettere a Padova e un Master a Pavia, ha cominciato a lavorare nell’editoria. Dal 2013 è autrice e redattrice per studio Pym, dove ogni giorno ha modo di innamorarsi un po’ di più dei suoi già amati libri.
Gli Imperdibili di Bassano del Grappa
1. Ammirare le tele di Jacopo Da Ponte al museo civico. Approfittate dell’opportunità di vederle riunite in un’unica sala perché le altre sono sparse in giro per il mondo, addirittura a Washington e New York, e dovreste fare un bel po’ di strada per vederle di persona.
2. Darsi “la mano / ed un bacin d’amor”, come recita la canzone, sorseggiando un mezzoemezzo della distilleria Nardini appoggiati al parapetto del Ponte Vecchio, che nelle sue travi di legno custodisce ben otto secoli di storia e, come la fenice, risorge ogni volta dalle ceneri. Con lo sciabordio del fiume in sottofondo e le montagne in lontananza, riempitevi gli occhi e il cuore con un panorama da cartolina.
3. Spulciare tra lo sterminato patrimonio di carte decorate e incisioni dei tipografi Remondini a palazzo Sturm e fare un salto indietro nel tempo con le ventole, le vedute ottiche e i presepi da ritagliare che la famiglia, tra la metà del Seicento e la metà dell’Ottocento, ideava e stampava nelle sue case di piazza Libertà.
4. Passeggiare lungo viale dei Martiri all’ombra dei lecci con lo sguardo alle cime del monte Grappa e da qui raggiungere il duomo di Santa Maria in Colle e il castello degli Ezzelini. Percorretene il camminamento di ronda (quando è aperto!) e assistete a uno degli scenografici spettacoli di danza e teatro della rassegna OperaEstate.
5. Vagabondare a palazzo Roberti, a detta di critici, giornalisti e autori, una delle più belle librerie d’Italia, con un giardino interno e una sala affrescata dove, con un po’ di fortuna, potrete incontrare scrittori di fama internazionale che vengono a Bassano per presentare i loro libri.
TOP5, inedite e originali classifiche delle guide incentro
TOP5 Le facciate affrescate
Un arcobaleno di colori sui muri dei palazzi
1. Dell’apparato decorativo di casa Treviso, ai civici 3-4 di vicolo Vittorelli, sono andati completamente perduti la Madonna e un trionfo; sopravvivono invece, seppur in cattive condizioni, figure maschili e femminili e fregi con fanti e
cavalieri. Gli affreschi sono tardo-quattrocenteschi e attestano la diffusione del mantegnismo in città.
2. Casa Bonamigo: scene mitologiche e storiche sono rovinatissime, mentre si conservano bene teste, tritoni, conchiglie,
vasi e fiori stilizzati nelle tre cornici che separano i piani e i guerrieri armati sui finti davanzali. Si trova in via Bonamigo 29-31.
3. Casa Cappello: è in via Campo Marzio 16 e la fascia affrescata sulla facciata si deve a uno dei Nasocchi che, tra putti
alati, cavalli e conchiglie, dipinse più volte il cappello, stemma parlante della famiglia patrizia veneziana che commissionò
l’edificio.
4. Nella casa Navarrini Wipflinger (via Matteotti 50), il prospetto pittorico alterna amorini che cavalcano tritoni, vasi,
finte tarsie, festoni di frutta e arabeschi. La scena centrale con Davide e Golia e le due figure femminili tra le finestre
sono purtroppo fortemente danneggiate. È invece ancora perfettamente leggibile la Madonna in trono con il Bambino
affrescata sotto il portico da Francesco il Vecchio, padre di Jacopo Da Ponte.
5. Casa Marcon (piazzetta dell’Angelo 14): oltre alle raffigurazioni mitologiche di Giove, Venere, Vulcano e Marte, si intravedono finti riquadri architettonici, putti, corazze, scudi, elmi e un guerriero. Ai lati del portone compare lo stemma
dei padovani fratelli Del Monico, mercanti di legname che possedevano una dimora anche a Bassano.
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