Bari una guida

Gli Imperdibili di Bari

1. Perdersi nel cielo di Bari. Nessuna macchina fotografica catturerà mai il cielo di Bari: le sfumature imprendibili, la natura cangiante, la ribellione fuori dalle righe che ne rivela l’identità. In qualsiasi stagione capitiate, il cielo barese vi racconterà una storia unica. Il rosato dell’alba che d’estate si sprigiona sul mare. La luce radente del primo pomeriggio, in inverno, a dicembre, che taglia il teatro Margherita, costruendo giochi luminosi che assomigliano a un occhio di bue naturale. Il celeste, accaldato dal sole di giugno, vi regalerà la sensazione di essere sovrastati dall’infinito. A Bari resterete inebriati dal candore che si riflette sulle chianche e gli antichi palazzi “zuccherati”. La luce a Bari è un abbraccio, un sorriso sconosciuto che vi porterete nel cuore. Non esageriamo consigliandovi un soggiorno a Bari anche per provare quest’apertura verso il mondo, immersi dentro un azzurro che riempie gli occhi.

2. Mescolarsi con lo spirito barese. Bari è la città di Bari più bella d’Italia. Vi faccio sorridere, lo so. Ma state pur certi che per un barese Bari è sacra. Nessuno la può toccare. Bari è patria, famiglia e amore. Per i suoi abitanti è la città più bella del mondo. Lo spirito dei baresi, pure, è un aspetto che non mancherete di cogliere durante il soggiorno. La gente del posto è allegra. Ma non troppo. Adora scherzare, senza prendere la vita troppo alla leggera. C’è pur sempre il sud che batte nei loro cuori. Un sud fatto di luci e di ombre. La fortuna è quella di essere a due passi dal mare e di “sciogliersi al sole” anche in un’inattesa mattina di gennaio; le ombre sono quelle di un luogo che per molto tempo è stato escluso dal centro del mondo (e della penisola). Fino a poco tempo fa quando si pensava a una città del sud ci si fermava a Napoli o al massimo alla costiera amalfitana. Ora c’è Bari. I baresi sono accoglienti e molto orgogliosi delle tradizioni di una città che non li coglie (quasi mai) alla sprovvista. In conformità con la sua gloria, passata e presente, il capoluogo pugliese è un porto sicuro.

3. Gustare la focaccia barese. C’è scritto focaccia, ma leggeteci accanto anche: panzerotti, taralli, sgagliozze e popizze. Tutti termini che vi saranno famigliari, leggendo questa guida. Ma che apprezzerete solo, e per sempre, dopo averli assaggiati. Bari può, e deve, essere considerata una fondamentale meta enogastronomica italiana. Il cibo è una festa, una tradizione e una scoperta. Non soltanto la focaccia. Anche le osterie e le pizzerie, così come il banco di una salumeria e di pescheria, contengono prodotti DOP che meritano di essere conosciuti. La più famosa ghiottoneria barese resta comunque lei: la focaccia. Guai a chiamarla pizza da queste parti! Addentarla, rigorosamente quando è appena uscita dal forno di un panificio con quell’odore che si incolla alle narici, provocherà una espansione dello spazio e del tempo: una goduria, in pratica! Il primo morso alla focaccia barese non si scorda mai.

4. Il Maggio Barese. Un bel weekend a maggio è ciò che vi consigliamo. Complice il clima, maggio è il mese in cui arriva l’attesa bella stagione. Si inaugurano i primi bagni a mare e le prime “stese al sole” in canotta o costume. Clima ideale per lunghe passeggiate, a piedi o in bicicletta. È il momento dell’anno in cui i baresi affollano bar e chioschetti sul mare, per godersi l’aria buona dopo la stagione fredda. Ma non solo, molte organizzazioni di eventi teatrali, musicali e di intrattenimento scelgono questo periodo per dar vita alle loro attività: l’apertura dei musei per la Festa dei Lavoratori, il maggio dell’infanzia dedicato ai più piccoli, mercatini e degustazioni dei prodotti locali. E poi, in questo periodo, non sarà difficile imbattersi nel maggio nicolaiano dai forti richiami sia folcloristici che popolari. Le celebrazioni in onore del Santo di Myra, compreso il corteo storico e tutti gli eventi legati ai riti sacri, sono accompagnati da una serie di eventi collaterali: concerti, reading, danza, teatro. È bello attraversare le strade di Bari in questo periodo, si respira un’aria di serenità. Quella di chi ha passato un inverno e non vede l’ora di accogliere una brillante estate.

5. Natale a Bari. Si pensa alla Puglia come meta estiva. Ne capiamo certamente la logica e siamo d’accordo. Il clima, il mare. Ma pochi sanno che Bari, così come i centri abitati del suo hinterland ricchi di storie e di tradizioni, possono essere un’ottima alternativa al Natale in montagna. Nel periodo di Natale le strade baresi pullulano di gente. I bar sono allegramente frequentati. Le piazze si riempono di bancarelle di artigiani, contadini e produttori locali. Le giostrine restano accese qualche ora in più del solito. Musei e chiese sempre (o quasi) aperti. L’aria è frizzante. Ma non gelida. A Natale Bari ha un clima mite. Un buon motivo per trascorrere i giorni di festa qui. Il sole è fin troppo alto per essere dicembre inoltrato. Le giornate sono lunghe e l’atmosfera è allegra. In giro troverete sempre un motivo per festeggiare. Dal cibo alla musica in piazza, dalle vetrine scintillanti ai lunghi aperitivi a poca distanza dal mare. Non mancano le celebrazioni sacre nelle chiese più note, la Cattedrale e la Basilica, come in quelle minori aperte per l’occasione. Dal weekend dell’Immacolata fino a quello dell’ultimo dell’anno (occasione per cui Bari ospita il Concertone di Capodanno, spesso e volentieri) trascorrerete un soggiorno vicino al mare senza rinunciare allo spirito natalizi